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LA NOSTRA STORIA

CHI SIAMO

QUALCHE CENNO DELLA NOSTRA STORIA
Nel Natale del 1965, la Madre Badessa del Monastero di Cascia chiedeva a P. Vincenzo Lolli di promuovere una iniziativa rivolta ai giovani per aiutarli ad incarnare gli ideali espressi dal Concilio Vaticano II.
La Settimana Santa del 1966 arrivano i primi giovani a Cascia, ospiti del Monastero delle Suore Agostiniane, presso la Casa degli Esercizi (attuale Casa dei PP. Agostiniani).
La generosità delle nostre Sorelle Agostiniane non si è più interrotta.
Iniziò così l'esperienza degli Amici di S. Agostino che sostanzialmente si riconoscono nella frase di S. Agostino "Ama e fa' ciò che vuoi" nel senso della libertà che ogni figlio di Dio è chiamato a vivere ed a sperimentare nell'ambito dell'amore. Questo spirito di libertà, di rinnovamento che spira forte anche dai documenti conciliari porta, nei primi convegni, ad approfondire il significato dell'amore affinché la libertà non si tramuti presto in disordine egoistico.
Così il senso di libertà caratterizza fortemente la nostra esperienza: il nostro gruppo non si è, ad esempio, mai strutturato.
Non esiste uno Statuto, una segreteria, un coordinamento, una Presidenza... nulla, se non l'amicizia! La libertà di ognuno di tornare nella propria casa e di "appartenere", se lo desidera, ad altri gruppi oppure di essere solo un cristiano impegnato nel suo lavoro o di lavorare in parrocchia testimoniando ciò che Cascia, come usiamo dire, ci ha, anno dopo anno, donato. Il fulcro del nostro impegno resta l'esperienza di Cascia. Cascia è per noi, in qualche modo, una iniziativa di "frontiera" rivolta a chi ancora sta cercando il suo modo di essere cristiano, di chi cerca Dio: e, come ama ripetere P.Lolli, “Cascia costa una vita”. E' un luogo di confronto, di dialogo e, secondo la spiritualità agostiniana, un luogo di studio della realtà, di preghiera e di amicizia. Vi si sperimenta, in vari modi e livelli, l'amicizia a partire da quella delle Suore che ci hanno aperto virtualmente il monastero, a quella che si forma tra i partecipanti, all'amicizia con Dio nella preghiera, contemplazione, meditazione e riconciliazione. Il rapporto nato tra i convegnisti ha dato luogo alla formazione di comunità di amicizia che si sono rivelate importantissime nella vita di molti di noi, sostenuti, nei momenti difficili della vita, dal calore dell'amicizia e dall'intervento concreto con aiuti materiali. Queste "comunità di amicizia" spesso non hanno un ambito territoriale ; sono, infatti, formate da persone che abitano in parti diverse d'Italia il cui rapporto ha più la forma di una comunione nata dalla profonda condivisione di ideali che di un semplice rapporto interpersonale.


Gli Amici di S. Agostino
Sono passati tanti anni da quel lontano 1966 che vide i primi "Amici di S. Agostino riunirsi a Cascia per dare vita a una serie di convegni, a quel convenire da tante parti d'Italia che non è più cessato. "Fà qualcosa per i giovani" era stato l'invito della Madre Badessa del convento di S. Rita, a un giovane agostiniano da poco ordinato sacerdote. E Padre Vincenzo Lolli ebbe l'idea, senza dubbio rivoluzionaria per l' epoca di chiamare ragazzi e ragazze a vivere insieme qualche giorno, ad usufruire della generosa ospitalità delle Suore Agostiniane, per imparare a pensare, a riflettere, ad amare. Non fu una scelta facile, ma carica di grande realtà .. L'iniziativa poteva rivelarsi un fallimento; peggio ancora, questo vivere insieme di ragazzi e ragazze poteva dare "scandalo", ma l'impresa era confortata anche da chi era pur estraneo ad essa e tuttavia la incoraggiava con parole profetiche: "vai avanti". Era Padre Pio da Pietrelcina. E i giovani vennero a centinaia per volta, a Natale ed a Pasqua. Si sono interessati, si sono impegnati, qualche volta hanno contestato, si sono innamorati sempre dell 'Amore, di S. Agostino di S. Rita ... , a volte di chi avevano conosciuto; hanno imparato a vivere e ad apprezzare le diversità; tutti hanno avuto un'occasione per crescere. Tante sono state le persone che hanno speso le loro energie, il loro tempo per far di Cascia un luogo da non dimenticare, una città posta sopra un monte che accoglie per trasformare in "sale del mondo".

È il miracolo continuo che Dio opera attraverso S. Rita a favore di tanti giovani e di famiglie.



 
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